“Mind the Gum funziona?”
È la domanda che ci fanno più spesso, noi ovviamente siamo di parte, così abbiamo deciso di chiederlo a chi Mind the Gum lo utilizza tutti i giorni.
Ciao, dicci qualcosa di te, chi sei, che posizione ricopri e parlaci del tuo percorso lavorativo.
Salve a tutti, mi chiamo Alessandro Cadoni, ho 28 anni e durante uno stage, mentre ero studente di ingegneria, ho capito che la carriera “tipica” non mi attraeva. Volevo creare qualcosa di mio e innovare il mondo. Sono malato di social e volevo rivoluzionare il marketing all’interno di questi. Così ne ho parlato con un mio compagno di liceo e ci siamo accorti che le persone sono abituate a produrre informazioni, non solo a cercarle. Produzione di contenuti non sfruttata dalle aziende. L’idea quindi era la seguente: mettere in comunicazione le aziende con questi contenuti. Durante un corso sul mondo delle le start up ho conosciuto Cecilia e grazie a lei abbiamo imparato a trasformare un’idea in un business, validare un modello, trovare capitali etc. Così è nato Friendz.
Oggi siamo in 36 suddivisi in 4 uffici, 2 in Italia uno in Svizzera e uno in Spagna.
Quali sono stati i principali passaggi della tua carriera. E i punti di svolta?
La svolta principale è stata il rendersi conto di avere le possibilità per fare qualcosa di più. Avevo ambizione e determinazione che andava oltre la normalità, volevo rischiare più degli altri. Caratteristiche da imprenditore.
La parte più difficile è stata trovare un team. Team che deve essere determinato quanto te, con stessa visione, con stesso commitment. Un’altra parte difficile è stata sicuramente trovare chi crede nel progetto e mette i primi soldi.
Quali aspetti del tuo carattere ritieni che siano importanti sul lavoro e quali ti hanno aiutato di più e perché.
La capacità di problem solving. Più che una skill è una questione di carattere.
Attenzione verso le persone. Bisogna imparare a mettersi nei panni degli altri, evitare problemi.
Sapersi fidare di altre persone e riuscire a delegare. Sapere ascoltare è la cosa più importante, che siano feedback utenti o personale. Ecco, forse la più grande chiave per il successo è l’umiltà.
Quali sono state la principale difficoltà che hai affrontato nella tua carriera e come hai reagito?
La prima il team, ho impiegato 6 mesi a trovare la prima persona e sono stato fortunato!
Poi riuscire a validare il modello di business. Ti chiedono di dimostrare che funzionerà senza che esista il prodotto. Inoltre trovare i finanziamenti, c’è stato un periodo in cui non arrivava finanziamento e non potevo pagare gli stipendi. Sono rimasto senza stipendio io per darlo ai dipendenti.
Hai mai pensato di mollare in una determinata occasione?
Mai perché non penso che potrei fare altro nella vita. Chi fa questo lavoro ha sempre un carattere egocentrico e pensa di esser più bravo di quanto in realtà non sia. Andiamo avanti a spaccare muri con la testa finché non ce n’è uno indistruttibile.
Che consiglio daresti ai giovani lavoratori ambiziosi che hanno appena iniziato la carriera lavorativa?
Rimanere umili e coi piedi per terra.
Studiare il mondo dell’imprenditoria, non innamorarsi dell’idea, più si tira avanti una cosa che non va, più è difficile mollarla. Un cavallo zoppo va ucciso subito.
E non fidarsi delle persone la prima volta che si incontrano. Fare azienda è molto peggio che un matrimonio.
Dicci la tua massima, il tuo mantra sul lavoro.
Una merda anche se ci spruzzi il profumo più buono del mondo continua a puzzare di merda. (ride)
Quella più professionale invece: Il marketing non è sempre la soluzione. Prima bisogna lavorare per creare qualcosa di utile e che funziona. Poi il marketing si fa per fare arrivare il prodotto al pubblico. Ma se non funziona già di partenza hai già fallito.
Cosa pensi del concetto di Mind The Gum?
È un concetto che mi piace molto, perché dà una soluzione a un problema: la mancanza di concentrazione.
Parlaci della tua esperienza col prodotto, quando lo hai usato e come ti sei trovato.
Ne ho assaggiate di tutti i gusti in varie situazioni. Da un’assunzione intensa a più moderata. Non ho mai badato al gusto vivendola come risoluzione di un problema.
Ero più interessato a risvegliare la mente e ottenere la concentrazione che mi serviva. È sempre stato utile.
Ne ho sentito la mancanza dopo 2-3 settimana in cui non le ho assunte, il tornare senza Mind The Gum è una cosa che si sente e manca, perché l’efficacia del prodotto si sente parecchio.
Come ti sei trovato con Mind The Gum e che benefici hai notato?
Non te ne accorgi ma diventi molto più produttivo, fai di più e perdi meno tempo nella giornata.
Mi sento molto meno stanco di come mi sentissi prima.
Quando utilizzeresti Mind The Gum?
La mia giornata è piena di lavoro intellettuale e problem solving, ne ho bisogno sempre. In particolare la mattina, così inizio con una certa carica per andare più veloce anche sul resto.
A chi consiglieresti Mind The Gum?
Agli studenti prima di tutto, magari lo avessi avuto io ai miei tempi. Poi a tutti i lavoratori, specialmente a chi svolge un lavoro che richiede spiccate doti intellettuali e sforzi di concentrazione non indifferenti.
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